sabato 14 giugno 2014

Berlino: incontrare Atak mentre incontra Jules Verne



Künstlerhaus Bethanien, coworking space-gallery Kottbusser Straße 10, Berlin.
40 anni di ininterrotta combinazione di discipline appena compiuti, Künstlerhaus Bethanien li festeggia con un'esposizione ispirata all'ibrido tra uomo e macchina: Das mechanische Corps - Auf den Spuren von Jules Verne.
In mostra i lavori di illustratori, grafici, fumettisti, istallazioni avveniristiche d'epoca e attuali. Am Beginn des 21. Jahrhunderts mit einer extremen Beschleunigung und Erweiterung der Informationsdichte und globalen Kommunikation, zeigt sich in der Bildenden Kunst, in Mode und Design, in Literatur, Film und Comic ein ästhetischer Rückgriff auf die Welt des ausgehenden 19. Jahrhunderts. Gleichzeitig miniaturisiert sich die technische Welt, Nanowissenschaften und autonome Maschinen werden immer sicherer als zukünftige dominante Entwicklungen betrachtet. Ein Paradoxon der zivilisatorischen Entwicklung entsteht. - Dall'inizio del ventunesimo secolo informazione e comunicazione globale si estendono a velocità estrema e con densità crescente. Questo si evince parimenti nelle arti visive, moda, design, letteratura, cinema e fumetto. Ma avviene paradossalmente anche un ricorso all'estetica del diciannovesimo secolo, mentre emerge sempre con maggiore certezza lo sviluppo delle macchine autonome e della nanoscienza.
Il fascino e l'estetica delle vecchie macchine si combinano, nel progetto dei curatori Peter Lang e Christoph Tannert, con il sofisticato minimalismo dell'estetica e della tecnologia attuali. Come si coniuga, nell'epoca della velocità, la lentezza simboleggiata da un mondo in cui il futuro era ancora un sogno e non era ancora morto? Il riferimento a Jules Verne è inevitabile.
In più di sessanta romanzi, l'autore ha creato visioni del futuro che erano a forma dall'industrializzazione e globalizzazione, generando immagini altamente innovative del mondo. Nello Steampunk, per esempio, abito in costumi vittoriani, producono pesanti dispositivi meccanici si rivestono di stile vittoriano e pesante. Gli schemi si rompono, si fondono.
Metallo pesante in forme raffinate, delicata tecnologia in vesti barocche e ridondanti. Elementi opposti, cultura classica e popolare, arte e kitsch si mescolano.
Per tutti questi motivi e ulteriori suggestioni, IllustrAzione consiglia vivamente questa mostra a chi si trova a Berlino. Ma c'è una motivazione ulteriore e più attinente.
Negli ampi spazi, al piano superiore del Künstlerhaus Bethanien, prorompe anche il colore di ATAK, così fuori e così dentro al tempo. Con otto illustrazioni su un unico supporto, l'illustratore tedesco racconta De la Terre a la Lune, romanzo di Jules Verne del 1865. Trasposto cinematograficamente da Georges Méliès nel 1902 in Voyage dans la Lune(il primo film di fantascienza), il romanzo di Verne anticipa le prime fasi dello storico allunaggio avvenuto realmente oltre 100 anni dopo, il 20 luglio 1969. A seguire, alcune immagini del lavoro di ATAK e una selezione delle altre opere esposte.






Tra gli altri artisti in mostra: Yoshi Akai, Roland Boden, Jean-Pierre Bouvet, James Capper, Wendy Esmeralda Castillo, Jos de Vink, Stefan Fahrnländer, Eric Freitas, Roland Fuhrmann, Andreas Gerth, Gregor Hildebrandt, Karl Hans Janke, Thomas Kellner, Yunchul Kim, Alicja Kwade, Peter Langer, Via Lewandowsky, Florian Mertens, Gustav Mesmer, Moebius, Richard „Doc“ Nagy, Nik Nowak, Donna Ong, Panamarenko, Michael Sailstorfer, Alexander Schlesier, Henrik Schrat, François Schuiten, Amanda Scrivener, Steam Noir, Haruo Suekichi, Philip Topolovac, Gerard van Lankveld, Brecht Vandenbroucke, Viron Erol Vert, Takashi Watabe, Bert Wrede, Ralf Ziervogel.
La mostra avrà sarà visitabile fino al 3 agosto 2014.

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